Oltre 1.300 tonnellate di rottami ferrosi accumulate su due aree del porto di Augusta poste sotto sequestro dalla Capitaneria, dall’Agenzia regionale per la protezione dell’Ambiente, dal Libero Consorzio e dalla Dogana. Una parte è all’interno di un tratto di banchina pubblica in temporaneo uso ad un operatore portuale, e l’altra in un tratto in concessione allo stesso operatore.
Gli ammassi di rottami sono stati ritenuti essere rifiuti, e quindi non conformi a quanto riportato nella documentazione di accompagnamento.
Ciò ha comportato il blocco della spedizione e la denuncia per i responsabili delle attività di gestione dei rottami.
