POLITICA

Legge elettorale in Aula a maggio ma restano le distanze tra i partiti

Legge elettorale in Aula a maggio ma restano le distanze tra i partiti

“Se al Pd piace il #Legalicum lo dica pubblicamente votandolo in Parlamento. Gli accordi sotto banco Renzi li faccia con il gemello Berlusconi”. Lo scrive in un tweet Danilo Toninelli, responsabile riforme del M5S.
“Sin dal giorno successivo al 4 dicembre il Movimento 5 Stelle ha chiesto che fosse rispettata la volontà popolare e che si tornasse immediatamente alle urne. Abbiamo sempre sostenuto che, con il Legalicum approvato anche al Senato con le dovute correzioni, si potesse tornare a votare in meno di una settimana – afferma in una nota il capogruppo M5S alla Camera, Roberto Fico -. Il Movimento 5 Stelle non fa accordi sottobanco e non agisce fuori le Aule parlamentari. Se il Partito democratico vuole sostenere il Legalicum lo dica apertamente, esca allo scoperto e lo faccia in trasparenza, nel luogo deputato, il Parlamento, presso la commissione Affari costituzionali. Il Legalicum è l’unica proposta certamente costituzionale che questa maggioranza disastrosa può approvare”.
La riforma della legge elettorale entrerà nel vivo solo dopo le primarie del Pd. Ieri la conferenza dei capigruppo ha deciso l’esame in aula dalla prima settimana di maggio ma in realtà l’impegno di tutti i partiti è per una nuova legge entro la pausa estiva. Nonostante i dem, con il capogruppo Ettore Rosato, insistano sul Mattarellum, i numeri, soprattutto al Senato, sono incerti. E ieri anche Andrea Orlando, in corsa per la leadership del Pd, ha espresso dubbi sulle reali chance del ritorno al Mattarellum con il rischio che si vada a votare con il sistema uscito dalle sentenze della Consulta. M5S ma anche i fuoriusciti del Pd denunciano come il Parlamento sia diventato una succursale del congresso dem.