Spi Cgila Sicilia, con la collaborazione di Spi Siracusa e Ragusa e con il patrocinio del Comune di Noto, organizza la tre giorni “#insieme, generazioni in movimento”. I punti cardine sono pensioni, sicurezza, lavoro, futuro. Il primo giorno è iniziato ieri con una tavola rotonda nella sala consiliare di palazzo Ducezio, alla quale hanno preso parte: il direttore dell’Inps Sicilia, Sergio Saltalamacchia, il segretario della Filcams nazionale, Luciana Mastrocola, la componente della segretaria Spi nazionale, Vera La Monica, il segretario dello Spi Sicilia, Maurizio Calà, il segretario della Cgil regionale, Michele Pagliaro.
Maurizio Calà, segretario dello Spi Sicilia, ha posto i riflettori sulla campagna per la sicurezza degli anziani, che coinvolge anche l’Inps “Abbiamo siglato un protocollo pure con gli ordini dei medici, dei farmacisti, professionisti che hanno un contatto costante coi gli anziani, oltre che con le forze dell’ordine e i giornalisti perché diamo eco alle iniziative che vengono assunte. Con questa nostra campagna, l’Inps diventa anche luogo in cui gli anziani possono denunciare eventuali truffe”.
La parola è quindi passata al direttore dell’Inps Sicilia, Sergio Saltalamacchia che ha lanciato uno spot realizzato proprio per indurre gli anziani a non fidarsi di sconosciuti. Dopo la proiezione il direttore dell’Inps regionale ha rilevato come lo spot metta in luce “la capacità dei criminali di fare leva sulle fragilità degli anziani per fare crollare le istintive barriere di difesa”. Sergio Saltalamacchia ha altresì affrontato la questione lavoro ed ha citato alcuni numeri, come il pil aumentato del 3%
E’ stata poi la volta di Vera La Monica, componente della segreteria dello Spi nazionale. “Oggi la vita è più lunga e certo non è un problema invecchiare, ma lo è l’invecchiamento della società, ovvero il disequilibrio che si sta creando con le nuove generazioni perché il nostro è un Paese in cui non si fanno più figli. Il rischio è lo spopolamento e l’impoverimento demografico del Sud, che comporta l’assenza di forza lavoro. Necessita un nuovo modello di Welfare, un nuovo modello di stato sociale per il Mezzogiorno, un welfare con amministratori efficienti e non solo elettorali, con la rimodulazione della spesa storica.
