“La scelta di realizzare un deposito di Gnl all’interno del porto di Augusta, deve essere sottoposta al parere preventivo dei cittadini”.
Questa l’indicazione che arriva da un gruppo di associazioni: Comitato Punta Izzo Possibile, Natura Sicula, Comitato Stop Veleni, Decontaminazione Sicilia, Generazioni future Sicilia, Associazione Naturalchemica oltre che da padre Palmiro Prisutto.
“Il sindaco di Augusta – si legge in una nota – ha l’onere d’indire tempestivamente un referendum per permettere ai suoi concittadini di esprimersi. La direttiva Seveso III, che è legge dello Stato (d.lgs. 105/2015) – viene spiegato – pone infatti a carico del Comune l’obbligo d’informare i cittadini e promuovere una consultazione popolare per ogni nuovo progetto d’impianto a rischio d’incidente rilevante, nonché in caso di ‘insediamenti o infrastrutture intorno agli stabilimenti esistenti’ in grado di ‘aggravare il rischio d’incidente rilevante’. Nel recente passato, il Comune di Augusta ha più volte omesso di consultare i propri cittadini sull’opportunità d’iniziative imprenditoriali destinate ad aggravare la soglia di rischio industriale e ambientale già elevatissimo. Sull’amministrazione Di Mare, che ha già espresso parere favorevole sul progetto – conclude la nota – grava la responsabilità di scegliere: applicare la legge e consultare i cittadini oppure tirare dritto e ignorare la volontà popolare in perfetta continuità con le amministrazioni precedenti”.
