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Priolo, monta il caso Ias: Salvo Baio “E’ a rischio di ingovernabilità”

Priolo, il caso Ias: Salvo Baio "E' a rischio di ingovernabilità"

Monta sempre più il caso dell’Ias dove permangono una serie di problemi all’interno del Cda per nomine ritenute inconferibili ma con pareri disattesi dal vertice del consiglio di amministrazione. La discarisia e i rischi che ne potrebbero derivare nell’intervento di Salvo Baio:
“L’Ias è assoggettata alla legge o è legibus solutus, sciolta dalla legge? Mi riferisco al caso della signora Milena Contento il cui incarico nel CdA dell’Ias è stato ritenuto inconferibile dal Collegio sindacale e dal responsabile aziendale dell’Anticorruzione ai sensi del decreto legislativo 39/2013. Pertanto l’interessata è stata esclusa dal Consiglio di amministrazione.
Ciò nonostante, la dottoressa Patrizia Brundo, presidente del Consiglio d’amministrazione dell’Ias, invece di attenersi doverosamente al parere del Collegio sindacale, ha convocato puntualmente la Contento alle riunioni del CdA e quest’ultima vi ha partecipato “regolarmente”, votando i provvedimenti all’ordine del giorno.
All’Ias si è venuta a creare una situazione del tutto inedita e paradossale che espone il CdA al rischio di annullamento degli atti approvati col voto determinante della Contento.
Deve essere chiaro che, qualora questa situazione dovesse continuare, l’Ias rischierebbe l’ingovernabilità. Nella riunione dell’Assemblea dei soci di venerdì 11 giugno, questa preoccupazione è emersa, tanto che il rappresentante del Consorzio Asi, da tempo in liquidazione, ha dichiarato che farà le necessarie verifiche, come se fosse all’oscuro di quanto accade all’Ias. Da parte sua il Collegio sindacale ha ribadito il convincimento precedentemente espresso sull’inconferibilità dell’incarico alla Contento.
La presidente Brundo ha dichiarato di essere “obbligata”, sulla base di un parere legale (rimasto top secret) da lei chiesto a proprie spese, a convocare alle riunioni del CdA la signora Contento, però non dice sulla base di quale legge.
Il Comune di Melilli, che nella riunione dell’Assemblea dei soci era rappresentato da un legale, ha ribadito, tramite quest’ultimo, la già nota posizione del sindaco Carta secondo cui nè la Contento nè Pippo Sorbello hanno i requisiti per far parte del Consiglio di amministrazione. A tal fine il Comune procederà all’acquisizione degli atti ed, eventualmente, alla loro impugnazione nelle competenti sedi giudiziarie. Insomma guerra totale.
A far fibrillare ulteriormente questo quadro contribuiscono molto le prossime elezioni amministrative e regionali che vedono in posizione conflittuale, per usare un eufemismo, i Comuni di Melilli e di Priolo. La politica e i parlamentari regionali dormono e non si accorgono di nulla.
Resta da ricordare che, a seguito del sequestro degli impianti disposto dalla Magistratura e delle prescrizioni da essa date per la tutela ambientale, all’Ias la progettazione degli interventi è in fase avanzata e che nei prossimi mesi potrebbero avere inizio i lavori di manutenzione straordinaria e di rigenerazione degli impianti. Sarebbe opportuno che il CdA risolvesse i propri problemi interni per guidare responsabilmente il futuro del depuratore consortile”.