Siracusa Post ha pensato di aprire una comunicazione diretta con i siracusani in America, in particolare con alcuni siracusani residenti in Connecticut, roccaforte dei siracusani all’estero. Quale migliore occasione per constatare gli stati d’animo e le opinioni dei nostri compaesani all’estero, subito dopo l’elezione di Trump?
Dalle 12 siamo in collegamento con l’America, col fuso orario le 7 di mattina ora locale.
Ecco le considerazioni di alcuni di loro:
Nuccio Calafiore, 53 anni, appartiene alla classe media e lavora nel ramo assicurativo.
“Non sono contento. Il popolo ha votato per avere un cambiamento. Spero che tutto si risolva per il meglio, abbiamo sicuramente una lunga strada di fronte. L’unico milionario che ha vinto nella storia americana e che non capisce nulla di politica. Una cosa del genere era già successa nel 1964 e poi nel 1972 ed era accaduto sempre per avere un cambiamento. Il mondo è sotto shock per il momento, non soltanto l’America”.
Valeria Benedetti, 37 anni, cuoca in una casa di riposo. Ha due figli e il marito lavora nel ramo delle costruzioni.
“Per quanto riguarda i miei interessi ho votato Trump. So che è abbastanza rozzo nei suoi modi di fare, ma le sue idee hanno molte cose concrete che nessuno vuole affrontare. Prima di tutto spero che abolirà le leggi di Obama sulla sanità medica, come dice che farà a gennaio. Secondo problema importante è l’immigrazione, qua conviene essere un immigrante illegale perchè lo Stato non ti fa pagare niente. Ma come dice bene Trump, niente è free! Esce tutto dalle tasche della classe media. Ti pare giusto che noi paghiamo intorno ai 20 mila dollari l’anno di assicurazione medica e i nulla facenti e clandestini niente? A gennaio i premi dovrebbero aumentare del 22% se Trump non fa qualcosa. La Clinton, invece, voleva rinforzare le leggi di Obama. Comunque spero che Trump darà un taglio alle nostre tasse per dare la possibilità ai piccoli imprenditori di aprire attività e creare posti di lavoro. Gli immigrati italiani mi sembra siano divisi”.
Tiziana Greco Di Blasi, 37 anni. Neo emigrante floridiana, sposata con un italoamericano e ha due figli. Non ha ancora la cittadinanza
“Le elezioni sono in questo momento di decisioni per il popolo un diritto. All’inizio della campagna elettorale lui non mi piaceva, troppo arrogante. Io, purtroppo, non sono cittadina e non ho diritto al voto ma mio marito si. A proposito di questo ti posso dire che la gente è stanca di essere presa per i fondelli, gli americani si sono ripresi la loro America con i loro diritti. Trump, anche nella sua arroganza ha saputo conquistare gli elettori dicendo dicendo tante verità di come stanno le cose. Qui funziona che chi arriva, comanda: c’è troppa immigrazione, gli emigranti illegali tolgono lavoro e diritti a chi realmente dovrebbe averli e questo non è giusto”.