I mercati di tutto il mondo danno ormai per scontata l’elezione alla Casa Bianca del candidato repubblicano Donald Trump e reagiscono terrorizzate. A Tokyo l’indice Nikkei ha perso quasi il 6% ad un’ora dalla fine delle contrattazioni a quota 16.145,94.
Altro indice che preoccupa i mercati e’ la ripresa del bene rifugio per eccellenza, l’oro. Il valore del metallo giallo e aumentato del 4,4% a 1.337 dollari l’oncia.
I futures di Wall Street hanno visto quelli sullo S&P 500 ed il Nasdaq cedono oltre il 5% mentre il Dow Jones perde il 4%.
La borsa di Londra perde il 5% sui mercati atermine, per la possibile vittoria di Donald Trump alle presidenziali Usa.
La Wisesoft, una societa’ informatica cinese il cui nome in mandarino e’ “Chuan Da Zhi Sheng”, che suona come “grande vittoria di Trump”, vede il suo titolo volare in borsa, sulla scia della possibile vittoria negli Usa del candidato repubblicano. Alla Borsa di Shenzen il titolo di Wisesoft sale del 4,6%. In compenso il titolo della Yunnan Xiyi Industria, il cui nome rieccheggia il nome in mandarino di Hillary Clinton affonda del 9,5%, sempre a Shenzen.
Sui mercati Usa i titoli azionari perdono oltre il 5% per la possibile vittoria di Donald Trump. I future sullo S&P crollano del 5,01% e quelli sul Nasdaq del 5,08%.
Le banche in India sono chiuse e i bancomat bloccati per preparare la demonetizzazione. Il governo con un’ordinanza shock ha deciso di privare le banconote da 500 e 1.000 rupie, quelle piu’ importanti in circolazione, del loro valore, per combattere la corruzione e il mercato nero valutario. La disposizione e’ stata impartita ieri in tv dal premier Narendra Modi. I nuovi biglietti da 500 e 1.000 rupie saranno messi in circolazione nel corso della settimana. Banche e bancomat sono chiusi per preparare la transizione. La Borsa indiana ha aperto in calo del 6% sulla scia di questa notizia e della possibilita’ che Donald Trump vinca alle presidenziali Usa. Subito dopo le dichiarazioni di Modi si sono formate file ai bancomat per ritirare liquidita’ prima della loro chiusura.
La Borsa di Tokyo chiude in calo del 5,36% per la possibilita’ che Donald Trump vinca le presidenziali Usa. L’indice Nikkei termina in discesa di 16.251,54 punti. Intanto in Asia, prima della chiusura, Hong Kong arretra del 2,77%, Shanghai dello 0,41%, Singapore dell’1,9% e Mumbay del 6%, non solo per l’effetto Trump ma anche per la demonetizzazione decisa dal governo per combattere la corruzione. Negli Usa i future sullo S&P scendono del 5%, quelli sul Nasdaq del 5,08% e quelli sul Dow Jones del 4,3%.
L’effetto Trump si fa sentire sui mercati valutari. L’euro apre in rialzo sopra 1,12 dollari, dopo aver chiuso ieri sotto quota 1,11. La moneta europea passa di mano a 1,1229 dollari (+1,84%) e va giu’ a 114,79 yen. Dollaro/yen in calo del 2,9% a 102,09. Crolla il peso messicano che scende dell’11% al suo minimo storico. La sterlina sale quasi dell’1% a 1,2501 sul dollaro. Avanza anche il franco svizzero che cresce di oltre il 2% a 0,9583.
Le borse asiatiche sono in caduta libera, con l’eccezione di quelle cinesi, per la probabile vittoria di Donald Trump alle presidenziali Usa. Tokyo chiude in calo del 5,36% e Seul del 2,25%. Prima della chiusura Hong Kong arretra del 2,7%, mentre tiene Shanghai che lascia sul terreno solo lo 0,36%.
La Borsa di Mosca apre con perdite contenute, mentre negli Usa Donald Trump e’ ormai praticamente certo della sua vittoria. L’indice Lts in dollari cede l’1,1% e il Micex, denominato in rubli, lo 0,723%. I future delle Borse europee, in vista dell’apertura cedono intorno al 4%. Il rublo scende da 71,63 a 63,99 sul dollaro.
Apertura in netto calo a Milano per effetto delle elezioni negli Usa, con la vittoria di Donald Trump. L’indice Ftse Mib cede il 2,41% a quota 16.409. All Share -2,52%.
Sulla scia dei risultati delle elezioni Usa e della vittoria di Donald Trump, le Borse europee aprono in forte calo, giu’ mediamente di oltre il 2%. I mercati hanno sempre tifato per Hillary Clinton, mentre non apprezzano Trump, considerato troppo imprevedibile e fortemente orientato al protezionismo. Londra cede l’1,87%. A Milano l’indice Ftse Mib perde 2,41% a quota 16.409 punti. Francoforte scende del 2,87% e Parigi perde il 2,83%. Anche in Asia i listini sono in caduta libera, con l’eccezione di Shanghai, che scende in modo piu’ contenuto. In calo di oltre il 2% i future di Wall Street, mentre il prezzo dell’oro e’ volato di oltre il 5%.
L’effetto Trump si fa sentire sui mercati valutari. L’euro e’ in rialzo ma si attesta sotto 1,11 dollari. La moneta europea passa di mano a 1,1095 dollari (+0,63%) e va giu’ a 114,38 yen. Dollaro/yen in calo dell’1,67% a 103,05. Crolla il peso messicano che scende dell’8,75%, dopo aver lasciato sul terreno oltre l’11% al suo minimo storico. La sterlina, dopo un’impennata sopra quota 1,25 sul dollaro, si stabilizza a 1,2448. Avanza anche il franco svizzero che sale dello 0,54%, dopo un rialzo di oltre il 2%.