Via al prepensionamento per un lavoratore di Priolo, esposto all’amianto per anni sul posto di lavoro. E’ un successo messo a segno dall’Ona (Osservatorio nazionale amianto), e dall’avvocato Ezio Bonanno, coadiuvato dall’Avv. Alessandro Scuderi.
Si tratta di una doppia vittoria, soprattutto dopo un vecchio rifiuto dell’Inps nei confronti dell’operaio priolese, al quale non era riconosciuta l’esposizione alla sostanza nociva.
“In primo grado il Tribunale di Siracusa ha accolto le tesi dell’INPS e ha rigettato le domande del lavoratore esposto all’amianto, il quale ha dovuto continuare a lavorare nonostante fosse stato già provato fisicamente e moralmente dall’esposizione ad amianto. – ricostruisce l’Osservatorio – Il lavoratore si è quindi rivolto all’ONA nella persona del coordinatore regionale Sig. Calogero Vicario che ha interessato l’Avv. Ezio Bonanni, Presidente nazionale, il quale ha impugnato la sentenza presso la Corte di Appello di Catania. La Corte di Appello di Catania ha disposto una consulenza tecnica, così come richiesto dall’Avv. Ezio Bonanni.
L’accertamento tecnico ha permesso di confermare che il Sig. E.B., come dipendente della COGEMA S.p.A., azienda chimica con sede a Priolo a Gargallo, è stato professionalmente esposto a polveri e fibre di amianto per il periodo dal 02.04.1976 al 31.12.1994, in concentrazioni superiori alle 100 ff/ll, nella media delle otto ore lavorative: il lavoratore si avvia dunque al prepensionamento”.
Alla luce di questo traguardo, l’Ona ancora una volta chiede alla Regione siciliana di applicare la legge regionale amianto e che “Vengono emessi, come più volte richiesto dal Presidente Ezio Bonanni e dal coord. Regionale ONA, Calogero Vicario, – spiega l’Osservatorio – in occasione dell’Audizione del 17 novembre 2015 presso le commissioni congiunte IV – Ambiente e Territorio e VI Servizi Sociali e Sanitari della Regione Sicilia, gli Atti di indirizzo “equipollenti” per il riconoscimento dei benefici contributivi per esposizione all’amianto fino al 2003, per i siti ad alto rischio industriale della regione Sicilia, in forza dell’art. 1 commi 20, 21 e 22 Legge 247/2007, e della Sentenza TAR Lazio n. 5750/09, nella quale si fa riferimento ai lavoratori esposti all’amianto residenti e che hanno svolto attività lavorativa in siti ubicati nelle regioni a statuto speciale, per le quali all’atto di indirizzo ministeriale viene a sostituirsi, o sono equiparati analoghi od equipollenti atti certificativi, emessi dagli enti e/o uffici regionali”.