Ospite ieri l’architetto Vincenzo Miconi alla commissione Territorio e Ambiente presieduta dal consigliere Massimo Giannetto e voluta dai Consiglieri del Pd Alessandro Biamonte e Pietro Carucci per parlare del nuovo impianto di fotovoltaico Eni.
E’ stato Biamonte a chiedere chiarimenti sul progetto, possibili ricadute sul territorio e ubicazione. Poco è dato sapere poichè al momento il progetto è soggetto al segreto istruttorio. Si è comunque riuscito a capire che l’impianto ricade nella zona SIN, sito di interesse nazionale. (SIN rappresentano delle aree contaminate molto estese classificate più pericolose dallo Stato Italiano e che necessitano di interventi di bonifica del suolo, del sottosuolo e/o delle acque superficiali e sotterranee per evitate danni ambientali e sanitari).
Biamonte, Carucci e Fiducia hanno rilevato che i vantaggi del fotovoltaico sono numerosi. Un impianto fotovoltaico porta con sé, ad esempio, il fatto di produrre energia pulita e rinnovabile.
“Pensiamo che sia intollerabile il fatto che un investimento ambientale, che riduce la produzione di gas serra che, tra l’altro, ci viene imposto dalle politiche mondiali per la riduzione della CO2, debba subire un giudizio preventivo.
Biamonte ha affermato: “Priolo col patrimonio di conoscenze tecniche dei suoi abitanti, da sempre impiegati nell’industria, e con tutti i terreni industriali disponibili e le reti elettriche, potrebbe diventare il polo di produzione solare più importante d’Europa. La costruzione potrebbe essere un’ottima occasione per riqualificare il territorio e creare economia, in quanto la costruzione di nuovi impianti implica la partecipazione di Ingegneri, operai elettrici , operai meccanici, edilizia e guardiani”. Il consigliere PD ha concluso dicendo: “Siamo pronti a lavorare ad un piano di riconversione industriale del sito di Priolo. Il paese sta mettendo in campo il nuovo PEN, piano energetico nazionale, tutto basato sulle rinnovabili, così come chiede l’Europa. Ci sono miliardi di sovvenzioni per progetti cantierabili, nell’ambito Horizon 2020; adesso è uscito un PO FESR che finanzia il 75% a fondo perduto per progetti a sfondo occupazionale: sicuramente un’ occasione da non perdere”.