Minacciata di morte

Vittoria, minore nigeriana abusata da connazionali: 2 arresti

Vittoria, minore nigeriana abusata da connazionali: 2 arresti

Una minore nigeriana non accompagnata, e’ stata abusata da due connazionali a Vittoria. La giovane era sbarcata a Pozzallo a fine agosto con centinaia di altri migranti provenienti dall’Africa subsahariana. Soccorsa era stata affidata ad un centro di accoglienza straordinario dopo che la Polizia di Stato – Ufficio Minori e Immigrazione aveva avviato l’iter necessario per i minori stranieri non accompagnati (minorenni senza parenti entro il 4° grado in Italia e quindi senza referenti educativi), in stretta sinergia con la Prefettura. La ragazza sabato pomeriggio, stava facendo una passeggiata con alcune amiche per le vie di Vittoria. Li, aveva incontrato alcuni connazionali ospiti in centri per richiedenti la protezione internazionale che hanno abusato di lei, costringendola con pressanti minacce di morte a non rivelare le violenze subite. Doveva essere avviata alla prostituzione. La giovane si e’ rivolta al commissariato guidato dal vice questore Rosario Amaru’, dove, fornendo importanti elementi sui due violentatori, ha reso testimonianza indicandoli come soggetti pericolosi, persone che si prestano ad aiutare le giovani migranti ad allontanarsi dai centri di accoglienza, avviandole in altre localita’ dove diventano preda di organizzazioni criminali ed introdotte nel mondo della prostituzione. Lei stessa ha dichiarato di avere ricevuto la proposta di trasferirsi in Francia, “a fare soldi” vendendo il suo corpo. Drammatica la testimonianza: la ragazza, assistita dal tutore e dal mediatore culturale, raccontava la triste vicenda vissuta. Sulla scorta delle informazioni ricevute la vittima ha riconosciuto i due soggetti attraverso le foto segnaletiche. I due uomini erano sbarcati sulle coste iblee qualche mese fa, ospiti di due distinti Centri di Accoglienza Straordinari. Sono stati portati al carcere di Ragusa, su disposizione del sostituto procuratore Monica Monego della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Ragusa.