Fondazione sviluppo sostenibile

Allarme polveri sottili nell’area industriale di Priolo

Allarme polveri sottili nell'area industriale di Priolo: è tra quelle in cui il particolato fine uccide di più

L’area industriale di Priolo tra quelle in cui muoiono più persone a causa della concentrazione delle polveri sottili Pm2,5. Va da se che di conseguenza è tra le aree più inquinate dal particolato fine. Davanti a Priolo ci sono solo l’area di Milano e hinterland, Napoli e Taranto. Questo quanto rivela il rapporto “La sfida della qualità dell’aria nelle città italiane” presentato al Senato dalla Fondazione sviluppo sostenibile, ‘think tank’ presieduto dall’ex ministro Edo Ronchi, in collaborazione con Enea e con la partnership delle Ferrovie dello Stato.
L’Italia – si legge nel rapporto – ha circa 91.000 morti premature all’anno per inquinamento atmosferico, contro le 86.000 della Germania, 54.000 della Francia, 50.000 del Regno Unito, 30.000 della Spagna. Dei 91.000 morti in Italia, 66.630 sono per le polveri sottili PM2,5, 21.040 per il disossido di azoto (NO2), 3.380 per l’ozono (O3). Le cause di queste morti per lo studio sono, secondo lo studio, in primis il traffico stradale, ma anche l’agricoltura e il riscaldamento a biomasse legnose. Per l’inquinamento atmosferico derivante dalle industrie indice puntato contro le emissioni di zolfo e i composti organici volatili.