C’è anche Palazzolo Acreide tra i Comuni siciliani per i quali, a seguito delle alluvioni di novembre scorso, il governo della Regione ha deciso di dichiarare lo stato di calamità e di avanzare all’esecutivo centrale la richiesta dello stato d’emergenza che consentirà di ottenere le risorse necessarie a riparare i danni subiti e a mettere in sicurezza i territori.Come accertato dal dipartimento regionale della Protezione civile forti temporali hanno provocato allagamenti in aree urbane, frane, esondazioni di corsi d’acqua, crolli di infrastrutture e di alberi e interruzioni nei collegamenti stradali e ferroviari, oltre a Palazzolo Acreide, anche nell’Agrigentino, nel Nisseno, nel Catanese, nell’Ennese, nel Messinese e nel Ragusano. A Palazzolo Acreide i danni maggiori si sono verificati sulle strade provinciali 90 e 23 con centinaia di aziende agricole isolate.
“La stima dei danni – afferma il governatore Nello Musumeci – è ancora in corso, anche perché si attendono le valutazioni definitive da parte delle amministrazioni locali. Ma c’è l’assoluta esigenza di ripristinare ovunque condizioni che consentano un ritorno alla normalità, eliminando ogni ulteriore situazione di rischio per le popolazioni”
La giunta di Palazzo Orleans ha chiesto per i nuovi territori colpiti l’estensione della dichiarazione dello stato di calamità deliberata lo scorso primo novembre, sollecitando la relativa dichiarazione dello stato di emergenza alla Presidenza del Consiglio dei ministri.