Era arrivato ad Augusta su una nave ong dopo essere stato soccorso in mare insieme ad altri migranti, le cui testimonianze lo hanno incastrato. Si tratta di un sudenese di 26 anni, Sabir Abdalla Ahmed, accusato di essere responsabile di associazione per delinquere finalizzata al favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e alla tratta degli esseri umani.
Lo straniero nel pomeriggio di giovedì 4 marzo è stato raggiunto a Crotone, da agenti della Squadra Mobile di Siracusa che hanno eseguito nei suoi confronti, su delega della Procura Distrettuale Antimafia di Catania, un fermo di indiziato di delitto.
Determinanti le testimonianze rese dagli altri migranti sulle violenze subite in Libia nei campi in cui i migranti vengono tenuti in attesa di partire per l’Europa.
I riscontri fotografici e dattiloscopici, eseguiti dalla Polizia Scientifica, hanno completato il quadro che ha portato al provvedimento, poi eseguito dalla Squadra Mobile aretusea presso il Cara di Isola di Capo Rizzuto dove l’extracomunitario era alloggiato.
Il Gip di Crotone ha convalidato il decreto di fermo di indiziato di delitto ed emesso un’ordinanza di custodia cautelare in carcere.
