Un impiegato del Tribunale di Sorveglianza di Palermo è stato arrestato dai carabinieri con le accuse di induzione indebita a dare o promettere utilità, accesso abusivo ad un sistema informatico e millantato credito. Le indagini, coordinate dal procuratore aggiunto Bernardo Petralia e dal sostituto procuratore Francesca Mazzocco dalla Procura di Palermo, sono state avviate alla fine di agosto del 2015, ed hanno documentato i rapporti frequenti e confidenziali dell’impiegato con vari pregiudicati residenti a Palermo e con i relativi familiari, ai quali, in almeno due casi, aveva fornito informazioni acquisite del sistema informatico del Tribunale di Sorveglianza dietro il pagamento di denaro. Inoltre, l’impiegato si è introdotto nel sistema informatico dell’Anagrafe per carpire almeno un indirizzo anagrafico; e millantando credito presso un funzionario dell’UNEP (ufficio notificazioni, esecuzioni e protesti) di Palermo, si è fatto promettere del denaro dal titolare di un’attività commerciale.