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Assoporto Augusta, “Tar respinge il ricorso”

Assoporto Augusta, "Tar respinge il ricorso"

La sede della nuova Autorità Portuale sarebbe rimasta ad Augusta, nessuno scippo. “Per il Tar di Catania il decreto del ministro Delrio che trasferisce la sede dell’ Autorità di sistema del Mare di Sicilia orientale da Augusta a Catania non esiste”.
A dirlo è la presidente di Assoporto Augusta Marina Noè, dopo l’ordinanza emessa ieri pomeriggio dalla terza sezione del Tar di Catania che non ha accolto la richiesta di sospensiva cautelare avanzata con il ricorso contro il trasferimento della sede degli operatori portuali megaresi, a cui si sono affiancati i Comuni di Augusta, Melilli e Priolo.
Il Tar ha quindi deciso di non decidere semplicemente perché “non è stato dimostrato che l’avversato provvedimento abbia iniziato a produrre i sui effetti atteso che non risulta che il decreto impugnato sia stato pubblicato o in qualsiasi modo reso conoscibile all’esterno“.
In estrema sintesi, nel decreto non c’è traccia del provvedimento, se non per uno stringato comunicato stampa.
“Aspettiamo – conclude Noè – il presidente dell’autorità portuale Andrea Annunziata per l’insediamento ad Augusta, a questo punto qualsiasi altra azione del ministro delle Infrastrutture Graziano Delrio sarà oggetto di una nuova reazione. Ora che la magistratura ha deciso che il decreto non c’è tutti ne prendano atto”.
Sulla nuova nomina del presidente, insediato la settimana scorsa, interviene il deputato regionale Vinciullo: “Giustizia è stata resa e di conseguenza ora il nuovo Presidente sia consequenziale insediandosi lunedì mattina ad Augusta anzichè a Catania” – dichiara.
“Lunedì, ha concluso l’On. Vinciullo, così come avevo preannunciato, mi recherò in Procura con il mio avvocato Paola Mastroviti, per esporre ciò che è avvenuto affinchè la Procura possa verificare l’iter fino ad oggi seguito anche alla luce della mancata applicazione della legge 241 che impone alla controparte soccombente in questo caso, l’Autorità Portuale di Augusta, di conoscere le procedure che l’Amministrazione Regionale ha intrapreso a suo danno e che avrebbe consentito all’Autorità Portuale di Augusta di intervenire nel procedimento per far valere le sue ragioni, in questo caso stabilite in maniera chiara e incontrovertibile dalla Comunità Europea”.
A Vinciullo fa eco Pippo Sorbello, anch’egli deputato regionale: “A questo punto automatiche debbono scattare le verifiche sull’iter seguito per arrivare a quel decreto”. Sorbello ricorda anche come “il mancato coinvolgimento della controparte (autorità Portuale di Augusta) e l’assenza di interlocuzione con il territorio sono state note negative che hanno contraddistinto il cammino che ha condotto a sorpresa alla scelta di Catania in danno di Augusta. Passaggi mancati che pure sono previsti da norme ben precise”.