Sono 400 e non 600, come anticipato, i chili di marijuana trovati nella mattina del 25 marzo alla Baia di Brucoli, nel territorio di Augusta. Durante il controllo del territorio, la Polizia ha rinvenuto e sequestrato alcuni involucri di grosse dimensioni ben imballati e legati con una corda da ormeggio. I militari hanno aperto le scatole, e al loro interno hanno trovato confezioni di marijuana ciascuno dal peso di 5 chilogrammi e ogni grosso involucro pesava circa 30 chili. Sono state effettuate delle ricognizioni con la squadra nautica della Polizia lungo la costa e nello specchio d’acqua della Baia di Brucoli che va da Capo Campolato fino ad Arcile. Sono intervenuti anche i sommozzatori di Palermo per controllare il fondo marino e verificare se ci fosse altra droga.
Atri involucri sono stati ritrovati dai Carabinieri. Sono partite immediatamente le indagini per capire quale potesse essere la provenienza e la destinazione di questo grosso carico di droga, il cui valore alla vendita, e che quindi avrebbe potuto fruttare è tra i 4 e 5 milioni di euro.
Una persona è indagata perchè avrebbe trovato uno degli involucri e se ne sarebbe appropriato. Indagini in corso da parte della Polizia per fare luce sulla vicenda. Il Pubblico ministero Scavone, stamattina in conferenza stampa con i giornalisti, ha sottolineato che questo ritrovamento è la prova di quanto il traffico di droga sia piuttosto esteso. Adesso bisogna capire se Augusta era il territorio di passaggio del carico.
Lo stupefacente è stato trovato in parte sulla battigia, in parte era spiaggiato e in parte era in acqua. Non si è capito se c’è stato un incidente, per cui il carico è andato perso. Oppure si tratta di una tecnica per evitare i controlli, dato il perfetto confezionamento per resistere all’acqua.
