“La riorganizzazione dei porti, con il Piano Strategico Nazionale della portualità e della logistica, consentirà di colmare il divario esistente con il resto dell’Europa e di diventare un sistema più capace di creare occupazione e sviluppo economico”. Questa la premessa da cui è partito il segretario provinciale della Filt Cgil, Vera Uccello, per arrivare a perorare la causa del rilancio del porto di Augusta nel corso del convegno che si è svolto questa mattina nella sala comunale di Augusta. “Il porto di Augusta è definito leader in Italia e nel mondo per le attività petrolifere e petrolchimiche, con circa 33 mln di tonnellate movimentate annualmente. La scelta di affidare al porto megarese l’Autorità Portuale, dunque, non può essere una concessione ma l’interpretazione oggettiva del regolamento comunitario”. Da qui l’urgenza di realizzare il raccordo ferroviario tra il porto commerciale di Augusta e la linea ferrata esistente, la bonifica della rada e i diversi progetti P.O.T (piano operativo triennale), a cui si dovrà aggiungere il coordinamento degli investimenti per la realizzazione delle infrastrutture necessarie per lo scambio modale e l’interconnessione fra le reti. “Noi auspichiamo – ha concluso vera Uccello – che il ministro Delrio dia seguito alla nomina del presidente-manager, di comprovata esperienza nell’economia dei trasporti e delle portualità, che assicuri riscatto e rispetto per il nostro territorio e per l’intera Sicilia”. Ha concluso i lavori il segretario generale nazionale della Filt Cgil, Alessandro Rocchi che ha evidenziato l’importanza del riassetto della rete portuale oltre che l’ assoluta centralità dell’Italia e del Sud in particolare nel bacino degli scambi internazionali.