Non si tratterebbe di una rissa tra fazioni, ma dietro la situazione del consiglio comunale di Augusta ci sarebbe molto di più A dirlo è la deputata regionale Marika Cirone Di Marco, che in una lunga nota stampa dichiara: “La minoranza consiliare di Augusta , che riunisce 12 consiglieri comunali di varia estrazione politica , da mesi conduce una battaglia improntata alla difesa e valorizzazione dell’esercizio democratico nel Consiglio comunale. Così facendo, i consiglieri difendono il diritto dei cittadini che li hanno eletti a essere rappresentati nel luogo più alto della loro città. Accade infatti che, calpestando regolamenti e diritti, affidandosi a una gestione approssimativa e proprietaria, quel Consiglio comunale si sia trasformato, o rischi di trasformarsi, in un meet up del Movimento 5 Stelle con il risultato di delegittimare l’Istituzione e indebolirla irreparabilmente. Questione seria, non rissa tra fazioni, questione che misura la concezione democratica di chi ha la funzione di rappresentanza e che sta alla base della vita delle istituzioni. – continua – Di questo valore vi e’ piena consapevolezza nel documento diffuso dai consiglieri di minoranza e aldilà dei fatti specifici di quella comunità, esso pone questioni di metodo che riguardano più ampiamente le relazioni politiche in un contesto democratico. Come tale esso merita attenzione e rispetto. Tirare la corda, rinchiudendosi in un ostinato rifiuto a raccogliere l’invito a operare secondo “criteri di imparzialità'”, sarebbe la conferma dolorosa di un arretramento nel dibattito pubblico e nel confronto istituzionale. Di questo Augusta e la sua comunità non possono sopportare il danno. In assenza di un ripensamento volto a riportare la normalità, non resta che la richiesta di un intervento del Prefetto o dell’Amministrazione regionale, la politica ne uscirebbe penalizzata”.