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Augusta, no al pascolo di bestiame a Punta Izzo: diffida a Marisicilia

Augusta, no al pascolo di bestiame a Punta Izzo: diffida a Marisicilia

Il Comando di Marisicilia e la Direzione del Genio Militare diffidati dal Coordinamento Punta Izzo Possibile e dall’Associazione Natura Sicula a revocare in autotutela l’avviso pubblico per motivi di sicurezza, sanitari e di tutela ambientale.
L’iniziativa nasce dalla pubblicazione di un avviso apparso sull’albo pretorio del Comune di Augusta sulla concessione al pascolo di bestiame in quel sito al fine di garantire lo “sfalcio delle erbe” e “il controllo della vegetazione infestante”. La diffida è stata notificata anche a Prefetto, Soprintendenza, Asp, Nictas di Siracusa e Sindaco di Augusta, affinché intervengano per quanto di loro competenza.

“Una soluzione – scrivono il Coordinamento Punta Izzo Possibile e l’Associazione Natura Sicula – che rischia però di arrecare seri danni al patrimonio naturale e alla biodiversità dell’area costiera, già visibilmente offesa da decenni di antropizzazione e attività militari. L’avviso di Marisicilia – proseguono – non stabilisce alcun limite al carico di bestiame, né tanto meno si preoccupa di escludere l’accesso delle mandrie in quelle zone più fragili dal punto di vista naturalistico. Tale attività – insistono – è pertanto incompatibile con le stringenti prescrizioni di tutela sancite dal Piano Paesaggistico di Siracusa, che dichiara il sito di particolare interesse biogeografico, apponendovi il massimo livello di tutela (livello 3). Ma oltre ai rischi ambientali, l’intervento programmato da Marisicilia potrebbe avere delle ricadute anche sotto il profilo sanitario: gli animali andrebbero a pascolare in un’area utilizzata per decenni per esercitazioni di tiro a fuoco, confinante con la struttura del poligono in cemento armato, dove nel 2017 i militari del Centro Tecnico Logistico Interforze NBC (CETLI NBC) hanno appurato il superamento dei limiti di legge per l’elevata concentrazione di piombo e rame”.

Su quest’ultimo punto il Coordinamento Punta Izzo Possibile e l’Associazione Natura Sicula chiedono alla Marina di estendere l’indagine ambientale all’intero comprensorio costiero e avviare le bonifiche propedeutiche alla conversione dell’area militare in parco naturale e culturale.