La Marina militare ha chiuso il Parco dell’Hangar con una recinzione perimetrale che ora divide il Parco dal restante complesso monumentale. La segnalazione arriva da Natura Sicula e Coordinamento Punta Izzo Possibile: “L’area, in possesso del Comune di Augusta fino al settembre 2016, è oramai una zona militare inaccessibile che ha inglobato in sé persino il campo di calcio e il parco giochi per bambini. Per la cittadinanza si concretizza la perdita di uno degli ultimi polmoni eco-culturali del territorio megarese. E’ un intervento – prosegue la nota – che ha prodotto un evidente impatto fisico e visivo sul paesaggio, spezzando la continuità territoriale di un bene storico-culturale che la Regione ha inteso tutelare come unicum indivisibile”.
Per fugare ogni dubbio sulla legittimità degli interventi eseguiti, il Coordinamento Punta Izzo Possibile e l’associazione Natura Sicula hanno indirizzato alla Soprintendenza di Siracusa un’ istanza di accesso civico, per verificare se per l’intervento era stata ottenuta da Marisicilia la preventiva autorizzazione paesaggistica. Alla Marina militare è stato chiesto di chiarire le finalità dei lavori realizzati, rinnovando l’invito a far conoscere pubblicamente i progetti in programma per il Parco. “Su Marisicilia – concludono Natura Sicula e il coordinamento Punta Izzo possibile – grava l’onere di ripristinare il complesso arboreo distrutto nel 2017. Un ripristino obbligatorio che, per precisa condizione imposta dalla Soprintendenza, deve consistere nella piantumazione di essenze arboree e arbustive autoctone. Un intervento riparatorio del quale, ad oggi, non vi è traccia alcuna”.
