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Augusta, sindaca o sindaco: Musumeci difende Cettina Di Pietro “No al richiamo ufficiale”

Augusta, sindaca o sindaco: Musumeci difende Cettina Di Pietro "No al richiamo ufficiale"

“Stigmatizzo e dissento dalle dichiarazioni della consigliera di parità della Regione Siciliana, Margherita Ferro, per un intervento assolutamente inopportuno e inappropriato, oltre che privo di qualsiasi fondamento giuridico: un “richiamo” a Cettina Di Pietro Sindaco di Augusta.”
Così il presidente della regione siciliana, Nello Musumeci, difende Di Pietro, a seguito della polemica scoppiata in consiglio comunale sull’utilizzo del femminile alla parola “sindaco”. Dopo la diatriba in Aula, dalla Regione è stato mandato un richiamo ufficiale al sindaco.
“La coniugazione al femminile di una carica istituzionale, infatti, appartiene esclusivamente alla libera autonomia di chi la ricopre. – continua Musumeci – Ritengo che la consigliera di parità, che conosco e apprezzo da tempo dovrebbe occuparsi di ben altri problemi, invece che richiamare, senza averne titolo, un sindaco eletto direttamente dal popolo, cedendo cosi a un integralismo linguistico che non aiuta certo a migliorare le condizioni di disparità delle donne in Sicilia.”

Sull’argomento interviene il segretario regionale di Art1, Pippo Zapulla: “La vicenda esplosa ad Augusta ha già del paradossale in sé e non si avvertiva certo il bisogno dell’inopinato contributo straordinario del Presidente Musumeci. E’ surreale, quasi caricaturale – afferma Pippo Zappulla – che il Presidente inviti polemicamente la Responsabile Regionale per le Pari Opportunità ad occuparsi di cose piu’ importanti. Lei è, infatti, intervenuta esattamente nel pieno esercizio del proprio ruolo. La Di Pietro – aggiunge – ha preso una pesante e immagino involontaria scivolata. Fermo restando che può legittimamente e liberamente scegliere di farsi chiamare come meglio le aggrada il modo con cui ha inteso specificare la sua preferenza è apparso davvero singolare. E’ evidente la lezione di stile e di rispetto – conclude Zappulla – per le Istituzioni, per le donne e per il ruolo ricoperto offerto dal consigliere comunale di Art1 Giancarlo Triberio: non si è per nulla risentito dell’appellativo di Giancarla polemicamente affibbiatogli dalla prima cittadina in pieno Consiglio Comunale perché non considera, e non consideriamo, la declinazione al femminile certo un disvalore”.