La scelta di affidare l’Autorità Portuale a Catania piuttosto che ad Augusta sarebbe legata a giochi di potere, ma ancora la partita non sarebbe chiusa. A dichiararlo il deputato nazionale Pippo Zappulla e il consigliere comunale Giancarlo Triberio, entrambi Democratici Progressisti. Senza mezze misure, puntano il dito contro il presidente della Regione, Rosario Crocetta e il ministro De Vincenti in visita lunedì nel capoluogo aretuseo. Quest’ultimo, in occasione della mini leopolda siracusana, ha ribadito la scelta dei due anni per Catania e due per Augusta.
“Continuiamo a sostenere – proseguono – che questa posizione è offensiva per l’economia, per i due territori, per i due porti, per gli operatori portuali e marittimi e per le intere comunità. Infatti: o il porto di Catania merita per organizzazione, servizi, banchine, attracchi, attività, fondali di rappresentare la governance della nuova autorità portuale e in tal caso lo deve svolgere in modo strutturale o non le ha queste caratteristiche e non la deve assolvere neanche per due anni. La verità, caro Crocetta, caro Del Rio, ora caro De Vincenti è un’altra, verità che tentate di mistificare e occultare in modo sempre piu’ imbarazzante: la sede deve essere Augusta perchè è l’unico porto Core, perché i criteri individuati portano ad Augusta, perché l’attività, le banchine, i fondali, i servizi, le aree e le potenzialità dicono inequivocabilmente Augusta. Perché se è vero che Catania brilla sulla crocieristica la logica e la finalità delle nuove Autorità Portuali di Sistema sono quelle di integrare le attività puntando naturalmente alla centralità del Porto più grande, più forte, più attrezzato”.
Zappulla e Triberio proprio per questi motivi sono convinti che la partita non sia ancora chiusa, dato che il provvedimento di isituire l’Autorità portuale a Catania andrebbe in violazione alle norme europee e per questo sono convinti che la “battaglia” sia ancora ampiamente aperta. “Anzi – concludono – va alzato ulteriormente il livello dello scontro, per costringere Crocetta e Del Rio a rivedere la loro scelta. Ognuno di noi ha il preciso dovere di svolgere fino in fondo il proprio ruolo. Da parlamentare nazionale sto pressoché quotidianamente presentando interrogazioni, lettere e documenti indirizzati al governo e al ministro senza soluzione di continuità. Credo che altrettanto e forse piu debbano fare i deputati regionali per inchiodare Crocetta alle sue responsabilità. A Roma, a Palermo, a Siracusa, ad Augusta le pressioni di ogni genere vanno tenute alte ed accelerate. Così come crediamo ormai inevitabile la mobilitazione generale dell’intero territorio provinciale. In tal senso siamo pronti a sostenere le iniziative di lotta e di mobilitazione che il sindacato saprà nei prossimi giorni assumere nell’interesse di Augusta e dell’economia del territorio”.