In tanti hanno risposto all’appello di Paolo Caruso, direttore della Comunità Residenziale per Minori “La Casa di Sarah” di Avola, per sostenere le ricerche di Mohamed, il 13 ivoriano, del quale si sono perse le tracce dal 22 dicembre scorso.
Al numero WhatsApp 3484280657 sono arrivati tanti videomessaggi che, oltre a sollecitare il prosieguo delle ricerche del ragazzino, sono anche una vera e propria campagna di sensibilizzazione a tutelare i minori al di là della loro caratteristica etnica per assicurare ad ognuno di loro gli stessi diritti.
All’appello di Caruso hanno risposto il sindaco di Avola, Luca Cannata, don Fortunato di Noto, operatori della comunità, piccoli amici e amiche di Mohamed, Katia Tafner, Giornalista e Presidente dell’A.p.s. Bagus di Cortina d’Ampezzo, la deputata regionale, Rossana Cannata, psicologi e psicoterapeuti.
“Anche se ci fosse solo 1 Mohamed su 100 che volesse essere riabbracciato ed è finito per qualche errore suo o degli altri, nelle mani sbagliate – insiste Paolo Caruso – vale lo stesso la pena di spendere tutte le risorse possibili e immaginabili per aiutarlo”.
Per cercare Mohamed, che viene descritto come un ragazzino integrato che andava bene a scuola e giocava in una squadra di calcio locale, la scorsa settimana è stato lanciato un appello anche a “Chi l’ha visto?” la trasmissione di Rai 3 che si occupa di persone scomparse: Mohamed è alto un metro e 73 centimetri, occhi e capelli castani. Quando è uscito da casa indossava un bomber blu scuro con maniche tricolore verde bianco e rosso, tuta verde bottiglia, zaino Spiderman rosso e blu. Con sé ha portato solo lo zaino e il cellulare con il caricabatterie.