Si avvia a conclusione il processo di appello a carico di Giuseppe Lanteri, per l’omicidio di Loredana Lopiano, madre della sua ex fidanzatina, a settembre del 2018.
In primo grado Lanteri è stato condannato a 30 anni di reclusione ( rito abbreviato).
Ieri l’udienza dedicata all’arringa della difesa del giovane: l’avvocato Antonino Campisi in circa un’ora e mezza, ha portato avanti la tesi dei problemi psichici del suo assistito che necessita di un programma di assistenza specifico, anche farmacologico.
Da qui la richiesta di assoluzione per incapacità di intendere e volere al momento dei fatti, in subordine la riduzione della pena inflitta in primo grado per seminfermità mentale e in ulteriore subordine il riconoscimento delle attenuanti generiche non concesse in occasione del giudizio di primo grado.
Prossima udienza già fissata per il prossimo 14 settembre: giorno in cui sono previste le repliche e la camera di consiglio per la sentenza.
Una vicenda, qiella dell’omicidio dell’infermiera di Avola, che ha scosso un’intera comunità, oltre a stravolgere la vita di una famiglia benvoluta da tutti: la mattina del 27 settembre 2018 Lanteri, 19enne all’epoca dei fatti, suona alla porta di casa della ex fidanzata, ad aprire è Loredana Lopiano che, dopo poche parole, viene colpita da 5 fendenti. La morte sopraggiunge quasi subito. Lanteri scappa; scattano le ricerche e il giovane viene ritrovato ore dopo sul lungomare di Avola.