Cinque perquisizioni nei confronti di altrettanti supporter catanesi del gruppo ultras “Estrema Appartenenza” della curva sud, quattro dei quali si sono resi responsabili del lancio – insieme ad altri soggetti in corso di identificazione – di complessivi dieci bombe carta all´interno dello stadio Massimino durante la gara Catania-Foggia dello scorso 26 marzo, sono satte eseguite dalla polizia di Stato. In quella circostanza, a seguito della deflagrazione di un ordigno è rimasto ferito uno steward che aveva riportato cinque giorni di prognosi, mentre un altra “bomba carta”, dopo aver colpito accidentalmente una bandiera, era caduta sugli spalti senza ulteriori conseguenze. I quattro supporter catanesi, individuati dalla DIGOS etnea attraverso il sistema di video sorveglianza dello stadio, contestualmente all´esecuzione delle perquisizioni, sono stati denunciati per detenzione e lancio di materiale esplodente e lesioni ad incaricato di pubblico servizio perpetrati in occasione di manifestazioni sportive nonché sottoposti a provvedimenti daspo con obbligo di firma e sanzionati per diverse violazioni al regolamento d´uso dell´impianto sportivo, ivi inclusa quella prevista per l´esposizione, senza preventiva autorizzazione, di un vessillo con la scritta “Odiati e Fieri”. Questi episodi – secondo gli inquirenti – sono da ricondurre allo stato di tensione venutosi a creare da alcune settimane tra le locali frange ultras a seguito delle ultime sconfitte della squadra e delle recenti notifiche di oltre 30 daspo a carico di aderenti al contesto ultras etneo per azioni violente ed illecite poste in essere in occasione di alcune trasferte.