La vicenda dell’assegnazione del titolo “Borgo dei Borghi 2019”, che tante polemiche ha sollevato, arrivando perfino a scomodare la commissione di vigilanza Rai è stato al centro ieri sera di un servizio de “Le Iene”.
Nel corso della settimana da Palazzolo Acreide, e non solo, tante recriminazioni sull’operato della giuria degli esperti, che, di fatto hanno ribaltato il voto popolare. Nell’occhio del ciclone è finito soprattutto il presidente, il critico d’arte Philippe Daverio, verso il quale sono stati mossi sospetti di conflitto di interesse. E’ stato raggiunto e intervistato dalla Iena Ismaele La Vardera e Daverio ha rincarato la dose, parlando male della Sicilia.
“Non entro nel merito del palese conflitto d’interesse che il giurato Daverio ha per il giudizio finale del Borgo dei borghi. La faccenda più preoccupante riguarda le sue affermazioni contro la Sicilia, dispregiative sia per la Sicilia che per i siciliani, denotando un chiaro pregiudizio fortunatamente superato dalle nuove generazioni. Mi chiedo se il Signor Daverio – perché definirlo professore dopo tali gravi affermazioni offenderebbe la cultura della mia Terra – abbia studiato la storia del Regno delle Due Sicilie, o se conosce la storia di Federico II, dei Fenici, di Pirandello, di mille altri artisti e anche padri costituenti. Diffido da questo atteggiamento e parole che ledono la maggioranza dei siciliani che si sono sentiti attaccati da un signor ‘Nulla’ che tale si è dimostrato con scarso rispetto civico e storico”. Così in una nota il Presidente dell’Assemblea delle Consulte Giovanili Siciliane, Alessandro Magistro, denuncia le gravi dichiarazioni contro la Sicilia rilasciate da Philippe Daverio alle Iene.