terzo episodio in 10 anni

Buccheri, intimidazione al presidente del consiglio comunale Garfì

Buccheri, intimidazione al presidente del consiglio comunale Garfì

Nuova intimidazione ai danni del presidente del consiglio comunale di Buccheri, Gianni Garfì, che è anche responsabile provibciale del settore Forestali della Uila. Ignoti hanno danneggiato il fondo agricolo alle porte del Comune montano. E’ il terzo episodio in 10 anni: in questo caso sono state danneggiate alcune piante di ulivo ed è stata divelta la recinzione.
L’episodio è stato denunciato ai Carabinieri: “Non nutro sospetti – ha dichiarato – rimango solo esterrefatto in quanto la mia attività politica e sindacale è sempre andata avanti negli interessi della comunità e dei lavoratori. Da diverso tempo insieme con il sindaco Alessandro Caiazzo facciamo fronte alle istanze dei cittadini che denunciano l’attività incustodita di animali in fondi agricoli.
Ancor più preoccupanti erano stati gli episodi precedenti: nel 2014 Garfì trovò cartucce da fucile nella cassetta della posta dell’ufficio sindacale, mentre nel 2010, furono interamente graffiate le due auto di famiglia con una ruota sgonfiata e dei mucchietti di chiodi furono lasciati davanti al garage.
“Atti che – conclude Garfì – non scalfiscono la volontà di andare avanti per le responsabilità dei ruoli che rivesto, nel pieno rispetto dell’intera comunità montana e dei miei concittadini e dei lavoratori che rappresento in ambìto sindacale”.
Sull’accaduto interviene il sindaco Alessandro Caiazzo: ““Un fatto grave che non può passare inosservato e che certamente deve accendere i riflettori su quanto accade a Buccheri da qualche tempo, proprio in tema di pascolo abusivo o transumanze non autorizzate. Occorre far sentire forte la presenza dello Stato, oltre che delle Istituzioni, ed è necessario che chi è chiamato ai doveri di controllo e repressione di fatti o semplici atteggiamenti che potrebbero anche avere una rilevanza penale, faccia il proprio lavoro e lo faccia in maniera determinata. Confido nel minuzioso lavoro della Procura e nella capacità delle forze dell’ordine di imporre la legge anche al di fuori delle aree urbanizzate”.