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Canicattini Bagni, inaugurato l’11° Anno Accademico dell’Università della Terza Età

Canicattini Bagni, inaugurato l’11° Anno Accademico dell’Università della Terza Età

Ha preso vita, lo scorso venerdì pomeriggio 26 Ottobre, nell’aula consiliare di via Principessa Jolanda, l’11° Anno Accademico dell’Università della Terza Età.
Ospite di questo nuovo avvio per la tradizionale “Lectio Magistralis” d’inizio Anno Accademico, la Dott.ssa Ornella D’Orazi, Presidente della Seconda Sezione Civile del Tribunale di Siracusa.

“Viviamo in un mondo in cui siamo sommersi da informazioni che ci pervengono di ogni tipo e con ogni mezzo – ha esordito la Presidente della Seconda Sezione Civile del Tribunale di Siracusa -. La comunicazione, per essere efficace, deve però essere rappresentare i fatti così come si sono svolti nella realtà. Una magistratura consapevole del proprio ruolo e delle responsabilità deve farsi carico del diritto della collettività ad essere informata. … Il problema di una comunicazione corretta, trasparente e tempestiva riguarda ogni fase del processo e risponde all’aspettativa dei cittadini di comprendere i motivi della decisione per formarsi un’opinione il più possibile informata, fuori da condizionamenti, luoghi comuni e reazioni emotive. … E allora il tema della comunicazione passa attraverso l’espressione e la forma di un linguaggio semplice, facilmente comprensibile. … La comunicazione – ha aggiunto la Dott.ssa D’Orazi – è quindi necessaria a sviluppare nel cittadino il senso di partecipazione che Giorgio Gaber in una nota canzone identificava con la libertà e ad elevare il confronto democratico in una società che si esprime attraverso le leggi che si dà e che sono alla base della convivenza civile. … E se da un lato i cittadini attraverso la partecipazione alla vita democratica del Paese possono incidere sulla giustizia della legge anche il giudice ha uno strumento che gli consente di arginare il divario che può esistere tra la legge e i principi inviolabili che sono alla base del vivere civile, che sono scritti nella Costituzione”.