4 novembre

Canicattini Bagni, omaggio alle Forze Armate, sindaco: “giornata di riflessione”

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Anche a Canicattini Bagni oggi è stata celebrata la giornata delle Forze Armate.
Dopo la Santa Messa è partito il tradizionale corteo che ha raggiunto la Villa comunale dove il sindaco ha deposto, ai piedi del Monumento ai caduti, una corona d’alloro in ricordo del sacrificio dei tanti caduti delle Grandi Guerre, delle Forze Armate, delle Forze dell’Ordine e della Società civile, per garantire unità, libertà e democrazia all’Italia.
“Oggi è una giornata che ci deve chiamare tutti ad una riflessione collettiva rispetto all’importanza che ha avuto la morte di chi ci ha consegnato una nazione libera – ha esordito il Sindaco Amenta -. Ma soprattutto, per esprimere insieme un pensiero di grande gratitudine per quello che le Forze Armate, ma penso a tutte i cittadini in divisa, hanno fatto e prodotto nel passato per garantirci democrazia e una società libera.
Pensare al passato per rivolgere il nostro pensiero al presente. Ed è per questo che non possiamo non rivolgere il nostro pensiero ai tanti cittadini in divisa, soprattutto giovani, impegnati nelle missioni di pace, e ai tanti che con grande solidarietà sono presenti nelle aree di crisi del nostro Paese, come nel Centro Italia colpito dal terremoto.
Abbiamo avuto in consegna un grande valore, l’unità d’Italia – ha ricordato il Sindaco -, e dobbiamo fare di tutto per salvaguardarla e mantenerla tale, lavorando e impegnandoci, altresì, per l’unità dell’Europa, altro passaggio importante che ci chiede la storia.
Questi giorni, dunque, devono servire per rafforzare questa riflessione e per mettere insieme le fasi che hanno contribuito a creare la società che stiamo vivendo in maniera libera e civile, pensando ad un futuro migliore rispetto a quello che in atto, a questo momento di grande crisi.
Per ripartire però – ha concluso il Sindaco Paolo Amenta -, bisogna tornare indietro a pensare che cos’era l’Italia subito dopo la guerra, un Paese ed un territorio distrutto, che i nostri padri, gli italiani tutti, sbracciandosi, hanno saputo ricostruire. Ecco da questo esempio dobbiamo trarre la forza e l’orgoglio di stare più uniti per superare i momenti difficili che il Paese sta vivendo, per costruire, non cancellando la nostra memoria, una società migliore per il futuro, per noi per il presente, e per le future generazioni”.
A chiudere l’evento a l’Inno di Mameli suonato dal Copro bandistico “Città di Canicattini Bagni” e cantato da tutti i presenti, in particolare dai bambini delle scuole.