la conferenza stampa

Canicattini Bagni, omicidio Laura Petrolito: Cugno mosso da gelosia

Canicattini Bagni, omicidio Laura Petrolito: Cugno mosso da gelosia

Il rapporto tra Laura Petrolito e il suo compagno Paolo Cugno era un rapporto travagliato con continui litigi dovuti in gran parte ad un alto tasso di gelosia da parte di lui. Così è stata spiegata questa mattina in conferenza stampa la morte di una ragazza di 20 anni, la cui breve vita non è stata di certo facile e che si è conclusa nel modo peggiore: la morte per mano dell’uomo che amava, nonostante tutto.
Al momento è stata esclusa la premeditazione. Come ha riferito il procuratore Francesco Paolo Giordano “Pare sia stato il classico delitto causato da una violenza progressiva”.
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La confessione di Paolo Cugno, padre del secondo figlio di Laura, è arrivata solo a tarda notte, dopo che per l’intera giornata di ieri è rimasto chiuso nel silenzio più totale. Poi, come ha detto il Pm, Marco Dragonetti, l’ammissione, lenta e faticosa e a seguire il racconto dettagliato, nei minimi particolari, di quello che era successo: I due escono sabato nel tardo pomeriggio andare nella campagna di contrada Tradituso, per portar da mangiare agli animali, la discussione tra i due si accende, sempre di più, per la gelosia di lui. Gli animi si scaldano e nel volgere di poco la violenza verbale lascia il posto a quella fisica. Paolo afferra un coltello che si trova nel capanno in cui i due si trovano e colpisce Laura più e più volte. Il medico legale, Francesco Coco, nel corso dell’ispezione cadaverica, dice di aver contato oltre 10 coltellate, inferte al torace all’addome. Subito dopo Cugno pensa di sbarazzarsi del  corpo della giovane compagna e non trova di meglio da fare che gettarla in un pozzo. Il corpo non raggiunge il fondo a causa di un braccio che rimane incastrato, e allora Cugno richiude il coperchio. Durante la confessione arrivano anche le indicazioni per ritrovare l’arma del delitto e la maglia di lui, macchiata di sangue.
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Il corpo viene ritrovato all’alba di ieri, ma le ricerche erano già state avviate il sabato sera, dopo che il papà di Laura, non vedendo rientrare la coppia con la quale convive, ha tentato invano di rintracciarli e poi ha dato l’allerta ai Carabinieri.
Dopo la confessione è arrivato per Paolo Cugno il provvedimento di fermo con l’accusa di omicidio aggravato ed è stato tradotto presso il carcere di Siracusa.
Le indagini proseguono e dopo l’autopsia, ci saranno anche i rilievi del Ris dei Carabinieri per fare chiarezza estrema su una vicenda drammatica, che vede due figli privati per sempre della loro madre.