Sequestrati beni per 10 milioni di euro all’imprenditore agricolo Rosario Di Perna, 63 anni, già destinatario nel 2015 di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nell’ambito dell’operazione “Slave” perché gravemente indiziato di aver costituito un’associazione dedita allo sfruttamento di braccianti romeni secondo le forme del caporalato.
L’imprenditore sottoposto anche a sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno nel comune di residenza (Paternò) per la 2 anni e 6 mesi.