
Gli ordini erano impartiti attraverso i ‘pizzini’. O via chiat. A gestire il vasto traffico di droga a Gravina di Catania e a Mascalucia era Mario Pace, 57 anni, ergastolano, accusato di diversi omicidi commessi durante la guerra di mafia tra il clan Cappello e i Laudani ‘i mussi ‘ri ficurinia’. Sedici le persone accusate di associazione a delinquere finalizzata al traffico di cocaina e marijuana. Gli arresti sono stati eseguiti dai carabinieri di Catania nel corso del blitz al quale hanno preso parte oltre cento militari.
L’attivita’ investigativa ha permesso di ricostruire il sistema con cui il gruppo criminale gestiva il vasto smercio di droga che aveva come base logistica un’attivita’ commerciale dell’hinterland. Detenuto da oltre un decennio, Pace aveva contatti stabili con il resto dell’organizzazione grazie a un computer con il quale comunicava all’esterno e a permessi premio.
E’ stato lui a trovare la strada giusta per l’acquisto di cocaina in Olanda grazie alle sue conoscenze con un altro detenuto. Seguendo i suoi pizzini e i colloqui in chat i carabinieri hanno ricostruito la maxi piazza dello spaccio che all’inizio dell’attivita’ aveva la sua base logistica nel chiosco “Baly” di Gravina di Catania, ma che si era talmente specializzata da eseguire anche consegne a domicilio. Esponente di spicco durante gli anni novanta del clan Cappello, e’ stato autore di vari omicidi commessi di nell’agosto del 1990, compreso quello di Santo Laudani, il figlio del patriarca Sebastiano (mussu ‘ri fiicurinia) maturato nella cruenta guerra di mafia degli anni novanta tra i Laudani e il clan Cappello, avvenuto all’interno della macelleria di famiglia nel quartiere catanese di Picanello. La banda di spacciatori sul territorio era guidata da Roberto Vitale, legato a Rosa Pace sorella del boss ergastolano e Roberto Cosentino. Per accrescere i loro compensi gli spacciatori si davano particolarmente da fare dal momento che venivano pagati a percentuale. I vertici della banda avevano anche pianificato furti e rapine in farmacie e ad un portavalori per ottenere denaro contante e acquistate grosse partite di droga. Gli arrestati sono Fabio e Gianluca Spampinato rispettivamente di 36 e 35 anni, Roberto Vitale di 42, Pierpaolo Mario Monterosso di 47, Salvatore Tomarchio di 39, Alessandro Papa di 30, Domenico Tosto di 48, Gaetano Trombino di 39, Dino Greco di 29, Rosa Pace di 48, Rosario Cammaroto di 41, Roberto Cosentino 44, Roberto Cerami di 43, Daniele Buttafuoco di 28 e Mario Pace di 57. A Rosa Pace e’ stato notificato un provvedimento di obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria.