Chiusa la postazione del 118 di Palazzolo Acreide per contagi covid mentre la postazione di Canicattini Bagni viene spostata a Siracusa, in Ortigia. A renderlo noto è il sindaco di Canicattini Bagni Marilena Miceli che ritiene “inammissibile che l’intera zona montana venga lasciata priva di presidio sanitario. Non si può lasciare una intera fascia di popolazione che, tra l’altro, si trova lontana dalle strutture sanitarie della provincia – aggiunge – senza un servizio indispensabile come quello delle ambulanze del 118, tra le altre cose continuamente privo dell’ambulanza medicalizzata. Qualcuno a livello regionale – amminisce Miceli – dovrà assumersi la responsabilità dei disagi che questi provvedimenti ormai ripetitivi, con la scusante di non avere sufficienti mezzi e personale a disposizione, stanno causando alle comunità dell’intero comprensorio ibleo, con tutto ciò che ne consegue”.
Alla sua protesta si unisce quella di Paolo Amenta, Coordinatore regionale di Base Riformista Sicilia e Presidente provinciale del Pd di Siracusa: “E’ inconcepibile – dichiara – che di fronte a tale scenario, in cui la curva dei contagi proprio in provincia di Siracusa sia in continuo crescendo, si impoveriscono ancora di più l’offerta e le risposte ai cittadini. Non si possono privare i Comuni del comprensorio ibleo, già di per se disagiati dalla non vicinanza alle strutture ospedaliere, delle ambulanze e del pronto intervento del 118 chiudendo i presidi di Palazzolo Acreide e spostando quello di Canicattini Bagni a Siracusa, ad Ortigia, facendo scelte discrezionali tra le comunità da servire”.
Amenta va oltre e denuncia la mancanza da oltre un anno a Canicattini Bagni dell’ufficiale sanitario dall’ambulatorio di Igiene pubblica.
Poi si rivolge al Presidente della Regione, l’assessore regionale alla Sanità e alla Direzione dell’Asp di Siracusa: “Devono dare delle risposte su questi problemi, rassicurando i cittadini e garantendo servizi efficienti e di qualità”.