Trecentoventuno voti a favore. Conte incassa una fiducia piena, con sei voti oltre la maggioranza assoluta pari a 315, nella prima prova per la sopravvivenza del governo alla Camera. Ventisette gli astenuti, 259 i voti contrari.
Lo sguardo è ora spostato sul Senato dove la partita è più difficile: raggiungere quota 161 è al momento considerato un miraggio. Italia Viva conferma la scelta di astenersi ma alla maggioranza basterà un voto in più delle opposizioni per vincere questo round. “Aiutateci a ripartire”, dice il premier Giuseppe Conte in Aula a Montecitorio lanciando un appello ai quei “volenterosi” che potrebbero salvare il governo dandogli la stabilità necessaria ad andare avanti, promettendo l’impegno per una nuova legge elettorale in senso proporzionale.
L’appuntamento con l’Aula di Montecitorio, in diretta televisiva, è per le 12 e in cinquantacinque minuti il presidente del Consiglio svela “chiaramente” il proprio progetto. Li chiama “volenterosi” e non responsabili quei parlamentari a cui si rivolge invitandoli a condividere il pezzo di strada che resta e che vede sul tavolo la gestione di oltre 200 miliardi con il Recovery plan, e su cui le Camere avranno diritto di parola.