Si sono avvalsi della facoltà di non rispondere davanti al gip di Trapani Caterina Brignone i tre indagati, ai domiciliari, nell’inchiesta condotta dai pm trapanesi e dai carabinieri, sui dati della pandemia trasmessi dalla Regione Siciliana all’istituto di Superiore di Sanità.
La dirigente generale del Dasoe, Letizia Di Liberti, difesa dagli avvocati Paolo Starvaggi del foro di Patti e Fabrizio Biondo del foro di Palermo, “ha dichiarato – si legge in una nota dei legali – di volere chiedere di essere quanto prima interrogata dai magistrati del Tribunale di Palermo, cui è stata già disposta la trasmissione degli atti, per competenza territoriale, riservandosi di rispondere al giudice naturale.
Intanto la Di Liberti è stata sospesa dal servizio dall’assessore regionale alla Funzione pubblica, Marco Zambuto.