E’ stato espulso un cittadino tunisino, 46enne, già detenuto alla casa di reclusione di Augusta, e successivamente (lo scorso 3 gennaio) al Cie di Caltanissetta.
Stamattina è stato rimpatriato a Tunisi.
Il comportamento dell’uomo durante la reclusione è sempre stato di forte opposizione nei confronti del personale della polizia penitenziaria. Il monitoraggio all’interno del carcere, al quale è stato sottoposto, aveva confermato il suo ruolo di leader tra i detenuti di fede islamica e di potenziale radicalizzatore. Il tunisino era stato arrestato il 13 agosto 2016 dal personale del commissariato di Pachino (dove era domiciliato) in esecuzione di un provvedimento di carcerazione emesso dalla Procura di Siracusa per violazione delle norme sul soggiorno in territorio nazionale.
La notizia giunge all’indomani di un’altra espulsione: proprio ieri, infatti, era stato espulso un tunisino di 32 anni, Chebli Sami, che, a seguito di indagini svolte dai servizi di sicurezza e di prevenzione, anche in ambito internazionale, avrebbe tenuto contatti con un estremista connazionale, membro dell’Isis, a sua volta entrato in collegamento con l’attentatore di Berlino Anis Amri.
Entrambe le notizie sono confermate dal Ministero dell’Interno, salgono così a 136 le espulsioni dal 2015 ad oggi.
