Si dicono indignati dagli ultimi fatti di cronaca nel territorio di Floridia e Solarino la Cgil dei due paesini. Ma fermarsi alla solidarietà non basta, e allora ci vuole una riflessione più seria sul problema del racket. C’è bisogno di smuovere ancor più le coscienze e riprendere la battaglia per la diffusione della cultura della legalità.
“La riflessione che ne viene fuori – commentano i segretari delle due Camere del lavoro, rispettivamente Sebastiano Milazzo e Daniela Piazza – è quella dell’urgenza di politiche di prevenzione di simili fenomeni, appunto diffondendo la cultura della legalità tra la cittadinanza, che sia consapevole e attiva. Attraverso la cultura della legalità, diffusa nelle scuole e promossa dagli enti locali , in collaborazione con le forze dell’ordine , le associazioni antimafia e antiracket, si può cambiarie la mentalità mafiosa, reprimendo quelle forme di violenza e di prepotenza che spesso nascono tra i banchi di scuola, vedi il bullismo . La CGIL è stata sempre a sostegno della solidarietà, schierata contro ogni forma di criminalità , impegnata nella diffusione della legalità, con la radicata consapevolezza dei diritti e doveri, applicati non solo al mondo del lavoro . Ci si impone la riflessione su come la mancanza di lavoro e di opportunità possa generare disperazione, su come il degrado socio-culturale possa generare delinquenza . Il sindacato si chiede sempre come apportare il proprio massimo contributo alla società. Da qui l’idea di una tavola rotonda per discutere su questi temi da più punti di vista .L ‘obbiettivo principale di questo momento congiunto di riflessione è quello di rafforzare la consapevolezza nelle comunità sulle problematiche inerenti alla microcriminalità e del bullismo, fenomeni diffusi che minano le radici della nostra vita civile e delle leggi dello Stato. Fenomeni che si radicano nella quotidianità del territorio, nelle scuole, nella società, incrinando i rapporti tra cittadini, studenti, istituzioni e penalizzando ulteriormente il tessuto economico e sociale di un territorio già martoriato da una grave crisi economica ed occupazionale. L’educazione alla legalità ha per oggetto la natura e la funzione delle regole nella vita sociale, i valori civili e la democrazia, l’esercizio dei diritti di cittadinanza. In un ottica di reale prevenzione, le istituzioni ,la politica, la scuola, devono lavorare in un progetto comune che aiuti i ragazzi ad assumersi responsabilità, a ricordare loro che chi cresce ha diritto all’errore ma anche alla correzione, a sviluppare in loro la coscienza civile e la convinzione che la legalità migliora la vita e dà un senso al futuro. I giovani possono essere cittadini e paladini delle regole, per una cittadinanza consapevole”.