Si è verificata, ieri, una frana, lungo la strada Cassano-Ferla. “Il dissesto idrogeologico e la mancata manutenzione delle strade provinciali – hanno detto Paolo Sanzaro, segretario generale della Ust Cisl Ragusa Siracusa, e Paolo Gallo, segretario generale della Filca Cisl territoriale – sono un pericolo costante per gli automobilisti e rischiano di isolare interi centri. Quanto accaduto ieri avrebbe potuto provocare seri problemi a chi transita lungo quella strada.
Abbiamo più volte richiamato l’esigenza di interventi strutturali. Regione e Stato, dopo avere annullato i ruoli delle ex Province regionali, devono porre rimedio a questo scempio. Il governo centrale – sottolineano nella loro proposta Sanzaro e Gallo – rinunci o dimezzi il prelievo forzoso destinandolo ai liberi consorzi per la manutenzione della viabilità provinciale. Crediamo che sia arrivato il momento di cambiare metodo di intervento sul territorio. Manutenzione e sicurezza del territorio, oltreché infrastrutture secondarie, sono alla base per ricreare invertire le condizioni di spopolamento dei nostri borghi.”
Sulla vicenda interviene anche la Cna.
“Soltanto per puro caso non si sono verificati incidenti – dichiara Nina Tanasi, presidente di CNA Palazzolo Acreide – ma questa frana è un’ulteriore prova di come il territorio montano, sul quale da tempo ormai lavoriamo in sinergia con i cittadini per evitare la desertificazione sociale anche favorendo la nascita di nuove imprese, sia di fatto completamente abbandonato a sé stesso”.
“Proprio a pochi giorni dalla partecipata assemblea annuale territoriale di CNA Siracusa – continua la presidente Tanasi – nella quale il Segretario Nazionale di CNA Sergio Silvestrini ha fatto appello ad uno scatto d’orgoglio del Meridione e alla necessità di generare coesione sociale, anche grazie all’utilizzo mirato dei fondi comunitari, assistiamo ancora una volta inermi alle ferite di un territorio vittima del dissesto idrogeologico e dell’incuria ormai da decenni”.
“La tutela del territorio dovrebbe al contrario essere il primo processo da attuare per valorizzare una comunità – conclude Nina Tanasi – e per questo chiediamo a gran voce che vengano stanziate risorse per la tutela dell’Unione dei Comuni della Valle degli Iblei il cui tesoro paesaggistico, ambientale, storico e culturale non può più essere ignorato e abbandonato”.