Cgil, Cisl e Uil ricordano i Fatti di Avola, 52 anni dopo: domani, a partire dalle 9, una corona di fiori sarà deposta davanti alla lapide di contrada Chiusa di Carlo nei pressi dell’ingresso dell’ospedale Di Maria.
Saranno presenti i segretari di Cgil, Roberto Alosi, di Cisl Vera Carasi e il sub-commissario della Uil, Saveria Corallo e i familiari delle due vittime, Giuseppe Scibilia e Angelo Sigona, caduti proprio durante lo sciopero dei lavoratori agricoli della provincia di Siracusa, il 2 dicembre del ’68.
“Questo evento rappresenta ogni anno il simbolo della lotta sindacale per rivendicare un sacrosanto diritto dell’uomo: il lavoro – hanno sottolineato Cgil, Cisl e Uil –. E noi non possiamo che essere al fianco delle istituzioni, delle famiglie dei superstiti e di chi ha dato la vita per tutelare la propria dignità, che è poi la dignità di noi tutti. Ricordare, non far perdere la memoria ai giovani e alle nuove generazioni è un preciso dovere di tutti. In quel giorno ad Avola si consumò una tragedia e un dramma per due lavoratori che persero la vita, per altri 48 che furono feriti e per le loro famiglie e compagni. Una vicenda drammatica che segnò una intera stagione sindacale e per l’intero Paese. Fu uno degli eventi che scatenò una giusta indignazione in tutta Italia e contribuì a sviluppare quella straordinaria stagione del 68-69 nelle fabbriche, nelle scuole e nelle università”.