Il Governo considera “una priorita’ assoluta l’impegno per l’attuazione di una misura universale di contrasto alla poverta’ e all’esclusione sociale” e ritiene “apprezzabile ogni iniziativa del Parlamento che vada nella direzione di renderla rapidamente attuabile ed e’ pronto a sostenerla”. E’ quanto afferma il ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Giuliano Poletti, informando che “come previsto dalla legge di bilancio 2017, in queste settimane il ministero sta predisponendo un nuovo decreto che rinnova e da’ continuita’ al Sia (Sostegno all’Inclusione Attiva) ampliandone i beneficiari, in modo tale da rendere comunque utilizzabili tutte le risorse previste per il 2017”.
In una nota, Poletti spiega che il decreto ministeriale sara’ efficace a partire da marzo, “per consentire la concreta utilizzazione di tutte queste risorse e per ridefinire, sulla scorta dell’esperienza gia’ realizzata con il Sia, i criteri di accesso alla misura – che privilegiano le famiglie con figli minori o disabili o con una donna in stato di gravidanza – allo scopo di ampliare la platea dei beneficiari in ragione dell’aumentata disponibilita’ di risorse. L’obiettivo e’ quello di raggiungere, nel 2017, circa 400mila famiglie, con 800mila minori e oltre 1 milione e mezzo di persone”.
Il ministro ricorda che le risorse destinate alla lotta alla poverta’ ammontano, per il 2017, a circa 1,5 miliardi, raddoppiando la disponibilita’ finanziaria (750 milioni) prevista nel 2016 per il Sia ed anticipando, di fatto, l’entita’ di risorse gia’ prevista per il 2018. “Infatti – spiega Poletti – la dotazione strutturale di 1 miliardo, prevista dal Fondo nazionale per la lotta alla poverta’ e all’esclusione sociale istituito con la legge di stabilita’ 2016, e’ stata incrementata di 150 milioni con l’ultima legge di bilancio. A queste risorse potranno inoltre aggiungersi quelle non ancora impegnate per l’attuazione del Sia, una misura ‘ponte’, attiva da settembre dello scorso anno, in vista della realizzazione del reddito di inclusione, concepito come una misura universale di contrasto alla poverta’ basata su un sostegno economico condizionato all’attivazione di percorsi verso l’autonomia, sostenuti da servizi personalizzati e da una rete integrata di interventi individuati dai servizi sociali in rete con i servizi per l’impiego, i servizi sanitari, le scuole e con i soggetti del terzo settore e di tutta la comunita’”. “Per rendere piu’ efficace questa attivita’ di presa in carico e di attivazione dei nuclei familiari beneficiari del Sia – fa notare Poletti – nel 2016 e’ stato inoltre finanziato, con quasi 500 milioni, un avviso pubblico rivolto ai Comuni per la realizzazione di interventi volti a rafforzare la rete dei servizi in tutte le regioni”. “Il lavoro di definizione dei contenuti del decreto, con la finalita’ di rendere questa fase di transizione la piu’ vicina possibile alle caratteristiche del Reddito di Inclusione – conclude – viene sviluppato attraverso un confronto con le Regioni, che hanno partecipato ad un incontro svoltosi il 21 dicembre scorso, e con l’Alleanza contro la poverta’ che verra’ invitata ad una riunione nei prossimi giorni”.