Nel 2015 sono state oltre 227mila le denunce di infortunio sul lavoro pervenute all’Inail che hanno riguardato le donne nelle tre gestioni principali (industria e servizi, agricoltura e per conto dello Stato), in calo del 4,6% rispetto al 2014. Le denunce con esito mortale delle lavoratrici sono state 110, lo stesso numero registrato nel 2014. E’ quanto emerge dall’analisi condotta dall’Inail alla vigilia dell’8 marzo, che conferma la rilevanza per le donne del “rischio strada”, registrando la quota maggiore di infortuni avvenuti nel tragitto casa-lavoro-casa. Considerando invece il quinquennio tra il 2011 e il 2015, le denunce di infortunio delle lavoratrici risultano in calo del 16,3%: una flessione, evidenzia lo stesso Istituto, però “decisamente più contenuta” di quella registrata per gli infortuni degli uomini (-25%). I dati provvisori del 2016 fanno registrare un aumento dello 0,7% dei casi nel complesso (da circa 633 a 637 mila), più marcato però per le donne (+1,4%) rispetto agli uomini (+0,3%).