L’eco della protesta degli operatori della ristorazione di palazzolo Acreide ha raggiunto il primo obiettivo quello di far arrivare nel Comune montano il presidente della Regione, Musumeci. Gli operatori da giorni hanno tenuta occupata l’aula consiliare e hanno anche inviato un documento con una serie di richieste di sostegno al comparto inviato sia al governo nazionale che a quello regionale, formulando richieste ben precise: sospensione immediata di tutte le rate su mutui ipotecari, chirografari, prestiti personali e leasing, contratti sia per l’attività che a titolo personale. Sostegno integrale per il pagamento dei canoni di locazione dei locali sia per le attività che per le civili abitazioni dei ristoratori; ostegno integrale per il pagamento delle utenze delle attività; versamento dei contributi Inps per tutto il periodo di emergenza; annullamento delle cartelle esattoriali pregresse; riconoscimento di un sostegno economico mensile legato al carico familiare e alle effettive esigenze personali e familiari; sostegno economico mensile per le esigenze personali e familiari del personale licenziato a causa delle restrizioni e che non fruiscono di cassa integrazione e disoccupazione.
Il presidente ha promesso che porterà queste richieste all’attenzione del governo centrale e ha anche anticipato che la giunta regionale si occuperà della riprogrammazione dei fondi europei da destinarne una parte al comparto fortemente penalizzato in Sicilia.
A fine incontro la richiesta ai ristoratori di liberare l’aula consiliare viste le rassicurazione date loro.
Ma durante la sua visita a Palazzolo , il presidente della Regione non ha mancato di parlare anche delle restrizioni determenate dall’emergenza coronavirus in Sicilia: “Se i numeri lo consentiranno, chiederà al governo di far passare la Sicilia in zona arancione dal primo febbraio.