“La Procura di Agrigento respinge l’ipotesi di sequestro preventivo, notificata dalla Guardia di Finanza, e dispone invece il “sequestro probatorio”, lo stesso provvedimento adottato nel caso del salvataggio di marzo”. Lo scrive su twitter l’ong Mediterranea Saving Humans a proposito della nave mare Jonio.
“È un aspetto importante – aggiunge – perché Guardia di Finanza, su input del Viminale, intendeva usare il “preventivo” per bloccare la Mare Jonio “ed impedirgli definitivamente di reiterare il reato”. La scelta della Procura invece è orientata dalla “necessità di accertare i fatti” e dunque di verificare attraverso un’indagine se vi sia o meno “un reato”. Da leggersi in questo senso anche la scelta di iscrivere nel registro degli indagati solo il comandante e il Capo missione, e non l’intero equipaggio come pretendeva il Viminale”. “Come sempre – conclòude l’Ong – noi siamo pronti a fornire ogni elemento utile per accertare la verità, certi di avere sempre rispettato il diritto e i diritti, oltre che la dignità della vita umana, al contrario di chi, da posizioni istituzionali, si rende complice della morte in mare o della cattura e della deportazione di donne uomini e bambini verso i lager di un paese in guerra come la Libia”.