Mancato pagamento della produttività degli anni 2014/2015 nei confronti dei dipendenti comunali a causa della mancata approvazione del Bilancio nell’anno 2014 e della dichiarazione del dissesto a gennaio del 2015.
Questa la richiesta delle organizzazioni sindacali Cgil-Cisl-Uil e della rappresentanza sindacale unitaria (RSU).
La vicenda comincia anni fa, poi nell’aprile del 2018 il sindaco Bosco invece di tentare la conciliazione con la Cgil chiude un accordo separato con la Cisl a cui si è accodata la Uil. Nell’accordo si legge: “l’amministrazione comunale secondo i calcoli individuali prodotti dal Coordinatore – sulla scorta delle deliberazioni G.M. n.215/2017 e n.32/2018 di assegnazione budget ai settori. Si impegna a corrispondere gli emolumenti per intero nel seguente modo: produttività anno 2014 in due trance entro il mese di dicembre 2018; produttività 2015 in due trance entro il mese di settembre 2019.”
Il problema che Funzione pubblica Cgil sottolinea è che l’accordo è valido per i dipendenti che non hanno adito l’autorità giudiziaria (circa 77) ma non è valido per i dipendenti che hanno adito l’autorità giudiziaria (circa 120) almeno che non rinuncino al Decreto Ingiuntivo e si paghino le eventuali spese legali di tasca propria.
Motivo per il quale il sindacato accusa il sindaco di aver discriminato dei dipendenti.
Nell’ultima udienza il Giudice rivolgendosi all’avvocato del Comune ha invitato l’amministrazione comunale a conciliare.