Una faida per contendersi la piazza di spaccio di Lentini alta. Questo alla base della sparatoria che si è verificata il 17 novembre scorso in piazza Duomo a Lentini. A contendersi gli affari legati allo spaccio di stupefacenti da una parte Samuele Grasso e dall’altra la famiglia Scandurra.
Il pomeriggio del 17 novembre, secondo la ricostruzione dei Carabinieri, Grasso, armato di pistola, spara all’indirizzo di Giuseppe Scandurra, che si trova davanti il bar “Jessica” in piazza Duomo, ma colpisce Luigi Proto, 68 anni, estraneo alla loro disputa. Grasso scappa per una via laterale alla piazza, ma viene inseguito, arma in pugno, da Scandurra; quest’ultimo spara contro Grasso, mettendo anche a rischio l’incolumità di una donna che si trovava a passare in quel momento. L’accaduto viene immortalato dalle telecamere del sistema di videosorveglianza presenti nella strada e inchioda i due. Nelle ultime settimane i due si erano pesantemente confrontati con pestaggi e intimidazioni reciproche con il fuoco e con colpi d’arma da fuoco.
In particolare alcuni giorni prima della sparatoria Scandurra avrebbe tentato di rapire Grasso, che sarebbe riuscito a sfuggire, per ripicca e per stabilire un rapporto di sudditanza di Grasso verso Scandurra, quest’ultimo gli avrebbe preso la moto per poi bruciargliela pubblicamente in piazza Duomo. A questo è poi seguita l’esplosione di colpi di pistola contro l’abitazione dell’uno e dell’altro.
Da tutti questi riscontri il loro arresto con l’accusa per entrambi di tentato omicidio.