Un’oasi verde per ricordare il sacrificio di Salvatore Gurreri, l’uomo che non volle andarsene da Marina di Melilli quando negli anni ’70 si spopolò per fare spazio alle industrie. Gurreri nel 1992 fu trovato incaprettato dentro una veccia auto. Davanti la sua casa, Natura Sicula, Legambiente, il Movimento Aretuseo, il Comitato Stop Veleni e altre realtà locali, dopo aver ripulito l’area esterna, hanno piantato decine di alberi ad alto fusto. Tutte specie originarie scelte per la loro elevata capacità di adattamento e resistenza a stress idrici, incendi, poca terra, pascolo e altri fattori limitanti.
L’obiettivo è quello di creare un parco naturale e culturale all’insegna dell’arte, della socializzazione e della memoria. Già lo scorso luglio il Movimento Aretuseo ha trasformato il muro esterno dell’abitazione in un colorato murales, che raffigura proprio Gurreri.