Era ai domiciliari da luglio 2016 perché aveva violato l’obbligo di dimora a Melilli e Sortino dopo che era stato accusa dell’incendio a scopo di estorsione ai danni del camping “Il fiume Carrubba”. Nonostante ciò aveva messo in piedi una coltivazione di marijuana composta da quasi 200 piante.
Scoperto dai Carabinieri è stato arrestato e rinchiuso nel carcere di Cavadonna. Si tratta di Cesare Pandolfo, 53 anni di Sortino.
La piantagione, che si trovava ad alcune decine di metri dalla sua abitazione, era dotata di un raffinato sistema di irrigazione a goccia che si diramava dalla conduttura idrica della sua casa fino all’appezzamento di terreno dove stava crescendo la marijuana. Le piante alte circa 2 metri, entro pochi giorni avrebbero potuto essere pronte per la raccolta e la trasformazione in stupefacente da immettere nel mercato, procurando a Pandolfo un introito economico di svariate decine di migliaia di Euro.