Confiscati oltre 28 milioni di euro, nella disponibilità di Salvatore Santalucia, imprenditore di Roccella Valdemone (ME), ritenuto dagli inquirenti elemento di congiunzione tra la mafia delle provincie di Messina e Catania nei settori dell’energia da fonti rinnovabili, del movimento terra e della produzione di conglomerato cementizio. L’inchiesta su Santalucia è stata condotta dalla Dia di Messina e coordinata dalla Dda della città dello Stretto. Sono emersi stretti legami di Santalucia (noto negli ambienti criminali come “Turi piu”) con le famiglie mafiose Santapaola di Catania – per il tramite di esponenti di vertice del clan Brunetto – e barcellonese, come confermato dalle dichiarazioni del capo di quella famiglia mafiosa, oggi collaboratore di giustizia, Carmelo Bisognano.