Beni per 380mila euro sono stati sequestrati dalla Guardia di finanza di Sant’Agata di Militello, in provincia di Messina, nell’ambito di indagini svolte nel settore delle illecite percezioni dei finanziamenti agricoli erogati con fondi pubblici europei. I controlli eseguiti dalle Fiamme Gialle su un’azienda agricola di Randazzo, in provincia di Catania, hanno avuto origine dall’esame di alcune segnalazioni inviate dal Nucleo Speciale Spesa Pubblica e Repressione Frodi Comunitarie della Guardia di Finanza di Roma, che riguardavano aziende beneficiarie di finanziamenti comunitari operanti nella zona nebroidea. L’attenzione degli investigatori si è focalizzata sui documenti di un’azienda che presentavano alcune anomalie. In particolare, i contratti d’affitto di alcuni terreni contenevano dati anagrafici e firme di proprietari che risultavano deceduti, mentre una delibera di giunta di un Comune della provincia di Catania, relativa alla concessione in affitto di beni demaniali era stata falsificata con la sostituzione del soggetto beneficiario e delle superfici indicate. Le domande per gli aiuti erano state presentate attraverso un centro di assistenza agricola di Cesarò (Me). I finanzieri hanno potuto rilevare la falsità di 14 richieste di concessione di contributi pubblici inoltrate all’AG.E.A., l’agenzia per le erogazioni in agricoltura, in un arco temporale tra il 2007 e il 2013. Il titolare dell’azienda agricola è stato denunciato per truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche.