Cinque uomini e una donna sono stati arrestati dai carabinieri di Sciacca con l’accusa di avere indotto alla prostituzione, e abusato di una ragazzina di 13 anni. L’indagine portata a termine dai militari, fotografa una realtà di profondo degrado e disagio sociale. L’indagine ha preso spunto da un controllo su strada effettuato da una pattuglia dell’Arma nel dicembre del 2017. I carabinieri in quella occasione scoprirono un 60enne in compagnia della ragazzina di ritorno da un ovile nei pressi di Gibellina, dove altri due individui non identificati avrebbero abusato sessualmente della minore, tutto questo con la piena consapevolezza ed il benestare della madre stessa della giovane. In quell’occasione, i Carabinieri fecero subito scattare le manette per l’anziano e per la madre, collocando la ragazzina in una struttura protetta. Dal proseguo delle indagini è emerso il giro di “clienti” che dietro la minaccia costante abusava della giovane. I carabinieri sono riusciti a risalire all’identità dei quattro uomini che, in cambio di somme cha andavano dai 30 ai 200 euro per prestazione, avevano abusato della ragazzina, direttamente presso case di campagna di loro proprietà o addirittura presso un ovile. Nello specifico, quello che gli investigatori hanno appurato, grazie anche alla preziosa collaborazione della minore durante le audizioni protette, avvenute in presenza sia di alcuni militari specializzati per reati in materia di violenza di genere, sia di psicologi incaricati, è che la madre, di nazionalità romena, assieme all’uomo, si preoccupavano di gestire materialmente l’attività di prostituzione accordandosi con i clienti, accompagnando la ragazzina sul luogo prestabilito per l’incontro ed intascando in cambio la somma di denaro stabilita. Tutto questo sotto le costanti e reiterate minacce rivolte dai due nei confronti della giovane.